Quando fare stretching: tutto quello che devi sapere
- Mattia Contin
- 29 set 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Lo stretching è fondamentale per il benessere muscolare, ma la domanda più comune è: quando fare stretching? La risposta varia in base al tipo di allenamento e ai tuoi obiettivi. Lo stretching può essere dinamico o statico, ognuno con una funzione specifica per la tua routine.
Stretching dinamico prima dell'allenamento
Prima di iniziare una sessione di allenamento, è meglio optare per lo stretching dinamico. Questo tipo di stretching prevede movimenti attivi e continui che riscaldano i muscoli, migliorando il flusso sanguigno e preparando il corpo all'attività fisica. A differenza dello stretching statico, il dinamico non prevede di mantenere una posizione per lungo tempo, ma piuttosto allungare i muscoli attraverso movimenti fluidi. Esempi comuni includono affondi, squat profondi e oscillazioni delle braccia.
Perché è importante?Lo stretching dinamico aiuta a migliorare la mobilità articolare e prepara i muscoli a movimenti esplosivi, riducendo il rischio di lesioni. Se ad esempio ti prepari a una sessione di corsa, fare affondi o calci frontali ti aiuterà a riscaldare le gambe e a migliorare la tua prestazione. L'obiettivo è aumentare la temperatura corporea e attivare i muscoli, preparandoli al massimo sforzo.

Stretching statico dopo l'allenamento
Dopo una sessione di allenamento, quando i muscoli sono caldi, puoi dedicarti allo stretching statico. Questo tipo di stretching prevede il mantenimento di una posizione di allungamento per un periodo di tempo prolungato, generalmente dai 15 ai 30 secondi. È perfetto per rilassare i muscoli e migliorare la flessibilità.
Ad esempio, dopo una sessione di sollevamento pesi, puoi fare stretching statico per i muscoli posteriori della coscia, mantenendo la posizione per allungare i muscoli affaticati. Questa pratica favorisce il recupero, riduce la tensione muscolare e aiuta a prevenire i dolori post-allenamento.
Tecniche avanzate: PNF e stretching caricato
Se vuoi andare oltre il classico stretching statico, puoi provare tecniche come il PNF (Proprioceptive Neuromuscular Facilitation). Questo metodo alterna contrazioni muscolari e allungamenti passivi per ottenere una maggiore estensione dei muscoli. Il PNF è particolarmente efficace per chi vuole migliorare la flessibilità in maniera più rapida.
Un'altra tecnica interessante è lo stretching caricato, che prevede l'uso di piccoli pesi durante l’allungamento per intensificare lo sforzo. Questa pratica è utile per chi cerca un miglioramento della forza e della flessibilità contemporaneamente.

Evitare stretching statico prima dell’allenamento
Uno degli errori più comuni è fare stretching statico prima di allenarsi. Questo tipo di stretching rilassa troppo i muscoli e può ridurre le performance, specialmente negli sport che richiedono forza esplosiva o velocità. Evita di fare stretching statico subito prima di una gara o di una sessione intensa in palestra: rischi di compromettere la tua performance.
Stretching per il recupero e la prevenzione degli infortuni
Lo stretching, oltre a migliorare la flessibilità, è essenziale per il recupero muscolare e la prevenzione degli infortuni. Quando allunghi i muscoli dopo un allenamento, riduci la tensione accumulata e favorisci la circolazione sanguigna, migliorando il processo di recupero. Inoltre, uno stretching regolare può prevenire gli infortuni a lungo termine, poiché mantiene i muscoli elastici e pronti a rispondere agli stimoli.
Attenzione ai DOMS
Dopo una sessione intensa di stretching, è normale avvertire i DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness), ovvero quei fastidiosi dolori muscolari che si manifestano 24-48 ore dopo l'attività. Questo fenomeno è comune, soprattutto quando si esegue stretching intenso o tecniche avanzate come il PNF. Non preoccuparti: è segno che i muscoli stanno lavorando per adattarsi e migliorare.
Conclusione
Per capire quando fare stretching, devi considerare il tipo di attività e i tuoi obiettivi. Se ti prepari a una sessione di allenamento, opta per stretching dinamico per riscaldare i muscoli e migliorare la mobilità. Dopo l'allenamento, invece, lo stretching statico è ideale per favorire il recupero e migliorare la flessibilità a lungo termine.
Ricorda di includere sempre lo stretching nella tua routine, sia per migliorare la performance che per prevenire gli infortuni. Aggiungi esercizi dinamici prima dell’allenamento e allungamenti statici post-allenamento, e se vuoi sfidarti, prova tecniche avanzate come il PNF o lo stretching caricato.
Il segreto per un corpo flessibile, forte e sano sta proprio in una buona routine di stretching, che ti accompagni in ogni fase dell'allenamento.Quando fare stretching: tutto quello che devi sapere
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